Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: il

Numero di risultati: 462 in 10 pagine

  • Pagina 1 di 10

Manuale di Microscopia Clinica

510700
Giulio Bizzozero 50 occorrenze

Manuale di Microscopia Clinica

Il coproggetti è una laminetta di vetro di diversa grandezza, di solito di 15-20 millimetri di lato, che è abbastanza sottile (circa un ottavo di

Pagina 10

Manuale di Microscopia Clinica

65. Al microscopio nel vomito si possono trovare (Tav. 4a fig. 36): 1.o cellule cilindriche della mucosa gastrica. Sono il più delle volte

Pagina 109

Manuale di Microscopia Clinica

Il sangue, se è in notevole quantità, comunica alle feci il suo proprio colore. In minor copia dà loro colore rossigno o verdastro. Se soggiornò poco

Pagina 119

Manuale di Microscopia Clinica

Nell’applicare il coproggetti è facile che questo scivoli da una parte o dall’altra, che racchiuda sotto di sè delle bolle d’aria, ecc. Onde schivare

Pagina 12

Manuale di Microscopia Clinica

Cisti addominali, e specialmente cisti ovarche, possono svuotare nell’intestino il loro contenuto, il quale può talora riconoscersi nelle feci, i

Pagina 121

Manuale di Microscopia Clinica

Com’è noto, coloro che soffrono di questi cestoidi emettono colle feci qualche proglottide; ed è su questa che il medico vuole o deve fare la

Pagina 126

Manuale di Microscopia Clinica

vicinanza del coproggetti; il liquido penetrerà tra i due vetri per diffusione o per capillarità. Nel far ciò si badi che il reagente non si versi sul

Pagina 13

Manuale di Microscopia Clinica

Messo a posto il preparato, occorre di mettere a fuoco l’obbiettivo del microscopio. Nel far ciò accade spesso, quando si adoperano obbiettivi a

Pagina 13

Manuale di Microscopia Clinica

Il vetro portoggetti portante i preparati si deponga e si levi dal tavolino del microscopio sempre dal davanti; se ve lo si porta o si leva dall’un

Pagina 13

Manuale di Microscopia Clinica

Secondo LEUCKART (op. cit. 2.a edizione 1879) nelle feci si potrebbero trovare tanto il triconomas quanto il cercomonas. Su ciò, però, occorrono

Pagina 135

Manuale di Microscopia Clinica

Lo studio dello sputo richiede innanzi tutto un esame macroscopico accurato delle varie sue parti, il che si farà deponendone e distendendone un po

Pagina 139

Manuale di Microscopia Clinica

- A questo scopo si muoverà il vetro portoggetti afferrandolo col pollice e coll’indice della mano sinistra, mentre la destra applicata al bottone

Pagina 14

Manuale di Microscopia Clinica

libera della sua lente inferiore, poi lo si avviti al tubo del microscopio; abbassando, poscia, gradatamente il tubo la goccia d’acqua giungerà a

Pagina 14

Manuale di Microscopia Clinica

Il riconoscere la presenza del sangue nello sputo può essere di molta importanza, sia perchè talvolta esso non è così copioso da essere riconoscibile

Pagina 145

Manuale di Microscopia Clinica

Il dott. VISCONTI nello sputo di un malato, che a Custoza il 24 giugno 1866 era stato ferito da una palla di fucile al petto, trovò nell’aprile 1874

Pagina 150

Manuale di Microscopia Clinica

Il muco opaco, bianco-giallastro del 2.o stadio deve questi suoi caratteri all’aumento grandissimo dei leucociti, mentre gli epitelî vi diventano

Pagina 161

Manuale di Microscopia Clinica

13. Il sangue si può esaminare facilmente pungendo colla punta di un ago o colla lancetta la polpa di un dito, in vicinanza alle parti laterali delle

Pagina 17

Manuale di Microscopia Clinica

Tra gli animali merita nota il Trichomonas vaginalis, infusorio Fig. XXX. a corpo ovale, della lunghezza di 10 µ, provvisto di un filamento caudale

Pagina 180

Manuale di Microscopia Clinica

Nei primi giorni dopo il parto il liquido secreto dalle mammelle si modifica alquanto; in esso predominano i globuli lattei, sempre riuniti in

Pagina 182

Manuale di Microscopia Clinica

Nell’esame microscopico dell’orina, quando il preparato contiene pochi elementi morfologici, si corre facilmente pericolo, nell’aggiustare il fuoco

Pagina 185

Manuale di Microscopia Clinica

per un certo tempo, ma non troppo fortemente, perchè se così si facesse, il cloroformio, soverchiamente suddiviso, difficilmente si riunirebbe di nuovo

Pagina 187

Manuale di Microscopia Clinica

azzurra o non scompare del tutto, o, scomparsa, ritorna; il che impedisce di determinare con precisione il limite della reazione.

Pagina 190

Manuale di Microscopia Clinica

Il tempo e la quantità in cui appaiono tutte le forme finora descritte variano, come si disse, a seconda di circostanze esterne ed interne, per

Pagina 192

Manuale di Microscopia Clinica

La eliminazione di epitelî non accompagna il catarro in tutto il suo decorso. Essa si verifica solo nei catarri acuti, e generalmente soltanto nel

Pagina 197

Manuale di Microscopia Clinica

Il protoplasma dei leucociti è contrattile. Questa loro particolarità s’osserva quando il sangue è da poco levato, esaminato puro o nella soluzione

Pagina 20

Manuale di Microscopia Clinica

Anche per l’orina, specialmente quando il sangue è in piccola quantità, viene raccomandato il metodo di STRUVE, (che però non riesce sempre) secondo

Pagina 200

Manuale di Microscopia Clinica

Ben diverso, invece, è il significato delle altre due specie di cilindri.

Pagina 210

Manuale di Microscopia Clinica

Benchè nei singoli casi predomini l’una o l’altra forma di cilindri, tuttavia il più delle volte il sedimento contiene cilindri diversi per calibro

Pagina 212

Manuale di Microscopia Clinica

pavimentoso a cellule di forma irregolarissima. Il più delle volte, invece, le villosità sono alterate: hanno perduto del tutto od in parte il loro epitelio

Pagina 214

Manuale di Microscopia Clinica

emessa, prima che si sia raffreddata. Un criterio più sicuro si ottiene sottoponendo ad analisi chimica le sostanze dei calcoletti; il che, per alcune

Pagina 237

Manuale di Microscopia Clinica

7.o Si svita il cilindro interno; con ciò l’un vetro si allontana dall’altro, e nello spazio risultante viene aspirato il liquido. Si continua a

Pagina 27

Manuale di Microscopia Clinica

4.o A questo punto s’innalza lo strumento, lo si dirige contro una superficie bianca bene illuminata, od anche direttamente verso il cielo

Pagina 28

Manuale di Microscopia Clinica

Graduazione del cromometro. Sullo stesso principio del citometro è graduato il cromometro. È diverso però il punto di partenza della graduazione

Pagina 31

Manuale di Microscopia Clinica

Il sangue, cioè, conterrà 50 di emoglobina.

Pagina 31

Manuale di Microscopia Clinica

Ad onta di questi difetti del citometro in confronto del cromometro, siccome il primo nei risultati che dà è di gran lunga più preciso del secondo

Pagina 34

Manuale di Microscopia Clinica

Nei casi patologici l’aumento dei leucociti può essere assai più grande, fin a diventare il loro numero eguale, o quasi, a quello dei globuli rossi

Pagina 35

Manuale di Microscopia Clinica

emoglobina. Il che spiega perchè il loro numero non stia in proporzione colla ricchezza emoglobinica del sangue.

Pagina 38

Manuale di Microscopia Clinica

Il tubo del microscopio, il tavolino e lo specchio sono assicurati su di una colonna metallica C, che è fissata, a sua volta, su di un robusto

Pagina 4

Manuale di Microscopia Clinica

3. In molte occasioni è indispensabile il misurare gli oggetti che si scorgono nel campo del microscopio; ciò si ottiene per mezzo dei cosidetti

Pagina 4

Manuale di Microscopia Clinica

preparato di sangue tolto durante il secondo accesso di febbre ricorrente egli trovò solo tre esemplari di spirilli; lasciato il preparato a sè per 6

Pagina 43

Manuale di Microscopia Clinica

1.o Metodo dei cristalli di emina. Per esso si adopera il sangue essiccato; per mezzo di cloruro sodico e di acido acetico se ne ottengono (Tav. 1a

Pagina 46

Manuale di Microscopia Clinica

La cisti, infatti, è costituita da uno strato esterno connettivo, fornito dall’animale, in cui annida il parassita (cisti avventizia) e dalla cisti

Pagina 63

Manuale di Microscopia Clinica

35. Talvolta è del più alto interesse il distinguere il trasudato o l’essudato di una sierosa dal liquido proveniente da una cisti d’echinococco, o

Pagina 63

Manuale di Microscopia Clinica

38. La diagnosi differenziale dell’idronefrosi riesce facile quando il liquido contenutovi conserva ancora, almeno in parte, i caratteri dell’orina

Pagina 68

Manuale di Microscopia Clinica

Il modello di microscopio forse più in uso è il N.o VIII di HARTNACK e PRAZMOWSKI che è assai comodo, e che, munito degli oculari 2, 3 e 4 (di cui il

Pagina 7

Manuale di Microscopia Clinica

Lasciato in riposo, il pus talvolta si rapprende per coagulazione della fibrina che eventualmente contiene. Il più delle volte, invece, rimane

Pagina 70

Manuale di Microscopia Clinica

5.o Il pus contiene non di rado elementi dei tessuti preesistenti, i quali, più o meno conservati, si sono distaccati dall’organo che contribuivano a

Pagina 72

Manuale di Microscopia Clinica

per sudiciume o per gli escrementi dell’animale. Il condotto comincia nel punto in cui l’animale ha traforato l'epidermide per isprofondarsi verso il

Pagina 91

Manuale di Microscopia Clinica

53. Il Cerume si raccoglie nel dotto uditorio esterno come massa giallognola, densa, costituita da lamelle epidermoidali, gocciole di adipe

Pagina 95

Manuale di Microscopia Clinica

55. Nel connettivo sottocutaneo od intermuscolare (ed anche nella lingua e nell’occhio, senza parlare di organi interni) può svilupparsi il

Pagina 98

Cerca

Modifica ricerca